24/11/2009
UN ANNO CON ARIAN MILUKA, IL MAESTRO DEL CIRCO CONTEMPORANEO
Torma alla Scuola di Cirko Vertigo Arian Miluka e questa volta non si tratta di una "toccata e fuga" di qualche giorno o settimana, bensì di una collaborazione che durerà per tutto l'anno accademico 2009/2010. Arian è un maestro del circo contemporaneo, uno dei fondatori della pedagogia delle tecniche circensi, illustre docente di equilibrismo e acrobatica formatosi presso le scuole di circo di Russia e Cina, ultimamente impegnato a tempo pieno all'ESAC di Bruxelles. Un'occasione unica per gli allievi per cimentarsi con una vasta serie di tecniche circensi: dalla corda molle al filo teso, dalla scala libera alla sfera di equilibrio al rola rola.
«Miluka è una pietra miliare della pedagogia del circo contemporaneo. Ha messo al servizio della creazione contemporanea la base più solida delle competenze del circo tradizionale - dice Paolo Stratta, il direttore - Non solo non ha avuto paura di rinnovarsi ma è talmente proiettato verso l'innovazione che ha fondato una delle accademie internazionali più importanti di circo contemporaneo». Campione di ginnastica sportiva con la nazionale albanese, artista circense, poi regista, Miluka ha una avuto una vita molto fitta e ricca di esperienze, influenzata dalla politica. Grazie alla politica Miluka ha viaggiato in quanto sotto il Comunismo l’Albania usava i suoi artisti come bandiere. Ma la politica è stata anche restrizione: «Eravamo strumenti nelle mani del governo. Gente da portare in giro ma anche oggetti da controllare. Ogni spettacolo doveva avere il via libera di una commissione» racconta il maestro, finito ai lavori forzati alla fine degli Sessanta per ben due volte: «Io ero additato come capitalista e troppo moderno». A causa della politica, Arian è anche scappato dal suo paese nel 1990, abbandonando la casa e i ricordi, andati perduti. A Pechino in occasione di una convention contro l’America incontrò Ernesto Che Guevara: «Abbiamo fatto il viaggio in aereo da Mosca e poi siamo stati una settimana insieme. Fu lui a rivolgermi la parola. Era una persona molto semplice, diretta. Comunicammo grazie alla somiglianza tra l'italiano e lo spagnolo: noi albanesi abbiamo sempre avuto il mito dell’Italia e grazie alla tv sappiamo qualche parola». Al Che Miluka regalò un cappello in cambio di un bicchierino cubano. Ma l’albanese nella sua vita ha anche incontrato innumerevoli volte Chu En-Lai, primo ministro cinese, e anche Mao Tse-Tung nel 1961.
Ha studiato un anno a Mosca, da dove è dovuto tornare quando il governo albanese e quello russo hanno rotto i rapporti; poi due anni di studio in Cina. Tornato in patria, ha preso parte a una lunga serie di spettacoli con il Circo nazionale di Tirana di cui è stato una bandiera. Nel 1972 ha frequentato la scuola superiore di regia, per poi tornare in Albania a firmare spettacoli e insegnare oltre che a fare l’artista. Come ginnasta ha toccato l’apice nel 1964, quando è stato campione di Albania nella ginnastica sportiva, e nel 1965 quando è stato in Cina con la sua nazionale. Artista poliedrico e molto apprezzato, quando è scappato dall’Albania, Arian è stato prima in Romania, poi in Macedonia ed in Austria fino ad arrivare in Belgio dove ha fondato nel 1996 con Philippe Haenen l’ École Supérieure des Arts du Cirque, dove ha insegnato sino a due mesi fa. Più che una scuola, una sorta di monumento nella didattica circense. Con la fine della sua collaborazione con l’istituto di formazione di Bruxelles per Miluka le proposte sono fioccate e Scuola di Cirko Vertigo per averlo ha dovuto battere la concorrenza niente meno che dell’École Nationale de Cirque di Montréal (Canada). A Grugliasco lo aspettano quattro ore di lezione al giorno con 30 allievi in formazione professionale provenienti da tutte le parti del mondo, dal Kenya al Cile, dalla Svezia alla Spagna, dall’Italia al Brasile. Ore che per gli allievi sembreranno volare grazie al carisma e al savoir faire di questo grande maestro!